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Catalunya # Aragòn # Navarra # Castilla y Leòn # Paìs Vasco/Euskadi # 31 vii- 22 viii
31/07/2009   Bologna # Piacenza # Torino # Bardonecchia # Frejus ==> Fra Grenoble # Beurg en Peage # Romans

Si riparte per la penisola iberica. Stavolta scelgo la Via Alta, preoccupato del traffico di inizio esodo. Ed in effetti la via Torino Bardonecchia Frejus è assai poco popolata... i 22 € per i 12 km del tunnel del Frejus forse motivano questo minore traffico... Ripercorro la periferia di Grenoble ed arrivo, dopo il tragitto degli ultimi 80 km sulla R.N. 532, in due borghi separati dell'Isere, a nome Romans e Beurg en Peage. Bastano pochi metri nelle zone adiacenti al centro a farmi ricordare che già vi ero stato tre anni orsono! Ah, la memoria! Allora non ricordo quale hotel, ma non è quello di oggi a nome Beauregard, nel contorno di una rotonda nella zona industriale. Passeggio così nel crepuscolo tra le fabbriche della zona, poi cammino quei 3-4 km che mi separano dal centro per fare un ripasso (bei posti, medievali + musica blues di contorno da un bar) e mangiare un lungo panino preparatomi con gusto da un anziano droghiere.


automobile sanguesa 2009


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01/08/2009   Beurg en Peage # Bourg St Andeòl # Alès # riva dx del Rodano # Montpellier # Perpignan ==> Esp - Badalona

Partenza mattiniera da Beurg en Peage, vanificata assai dalle frequenti file del sabato - cambio di mese. Come da noi, i francesi calano verso il mare, per cui il mio itinerario coincide con il loro! Dopo una tappa nella piccola Bourg St Andeòl (l'Ardeche è in zona) medito di trovare mete meno trafficate, sia pur allunga tragitto, e le trovo nella strada che mi reca ad Alès, Languedoc, nord di Nimes. Bei panorami con rocce, seppur caldi assai, ed una cittadina senza particolari importanti, ma comunque piacevole. Ed ecco ancora una volta la riva dx del Rodano, giro molto gustoso già scoperto tre anni orsono (allora facevo 4'23” sui 1500, adesso non più!!!), fino a Montpellier. Il resto è tutta monotona autostrada, dato che il tempo scorre inesorabilmente. Rientro con piacere in Spagna, ed al crepuscolo arrivo in Badalona. Fa caldo anche qui...


raggi di foglie olot 2009


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02/08/2009   Badalona

Bagno di sole sulla spiaggia badalonese con annesso bagno marino con onde. Primo allenamento in terra catalana, per non perdere il ritmo in vista delle gare di settembre. 30' di fondo medio lungo la costa, affollata da bagnanti domenicali


pozzanghera pamplona 2009


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03/08/2009   Badalona

Passeggio mattiniero per Badalona. In regalo da Lola un costume slip da mare (sempre più difficili da trovare). Allenamento pomeridiano sulla costa con presunti 500 metri sulla pista ciclabile (!) in 1'30” circa. Cinema pomeridiano con film di Tony Scott (ho dimenticato il titolo!), americanata ben fatta e gradevole. John Travolta, Denzel Washington e John Turturro fanno la loro onesta figura. P.S.:“Pelham 1-2-3: ostaggi in metropolitana” è il titolo, rifacimento de “Il colpo della metropolitana” di Joseph Sargent (1974).


seriale calzini burgos 2009


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04/08/2009   Badalona # ==> Aragòn Monzòn # Barbastro # Huesca

Lascio una Badalona in foschia e mi immergo nel caldo umido della superstrada per Lleida, già percorsa il maggio scorso. Ormai il paesaggio mi è familiare oltre che piacevole. Prima tappa in Aragòn, meta di questi giorni, è Monzòn, sì, proprio come il pugile argentino! Intuisco subito che l'Aragòn è ancora, a tratti, ancorata “al vecchio”: noto negozietti “di una volta” ancora attivi, anche se molti altri sono chiusi da tempo. Un castillo enorme sovrasta il pueblo, che appare più povero delle terre catalane. Stesso clima in Barbastro, anche se la trovo più grande, più popolata e più fornita di monumenti. Memorizzo un bel passeggio con tavolini ai lati e panca in cemento con funzione guard rail, dove sono appoggiati gli indigeni anziani. Il pomeriggio diventa tardo, per cui decido di continuare per la N 240, evitando la nuovissima superstrada non testimoniata dalla mia cartina, ed arrivo, come da piano del giorno, ad Huesca, purtroppo avvolta da una foschia antipellicola. Trovato un hostal centrale ed economico (!), la perlustro e la trovo interessante. Anche qui parte alta con cattedrali ed università, parte bassa commerciale. Si vede che è uno schema che funziona bene...


occhio monzon 2009


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05/08/2009   Huesca # Sabiñanigo # Jaca # ==> Navarra Sanguesa # Pamplona

Perlustrazione mattiniera di Huesca per osservare i posti interessanti visti ieri sotto altra luce. Al mattino il popolo spagnolo non si mostra molto... Poi riparto per il nord ovest, tappa Sabiñanigo, per niente degna di nota, su un percorso stradale tutto attorno a splendide sierras. Indi approdo a Jaca, con un percorso che via via diventa sempre più caliente. In effetti si veleggia sui 35° - 36°... Arrivo poco prima di ora di pranzo e tutto pullula. Riparto dopo l'ora di pranzo e tutto tace... Molto turismo locale. Riprendo la N 240 e costeggio per un bel po' il fiume Aragòn, che mi traduce in Navarra. Sulla strada “pacco” del viaggio è il monastero de San Salvador de Leyre, apparentemente abbandonato su un colle ed invece pullulante di turisti e ristoranti. Per visitarlo solo visite guidate. Ovvio che scappo via. Sempre al caldino arrivo a Sanguesa, dove nel 1994 dimorai una notte ma che non mi ricordo più di tanto. Il tempo comincia a convertirsi in nuvoloso, seppur senza tregua di fresco, per cui il progetto di trovare un posto prima di Pamplona si converte in una corsa verso la città della Navarra. Arrivo e trovo in prima periferia, sbarco las malletas e giusto in tempo per un bel temporale con la classica pioggia a catinelle riesco a correre 20' di quasi medio attorno agli isolati della mia pensiòn. Ottimo allenamento bagnato! Domani vedremo com'é Pamplona.


scale monzon 2009


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06/08/2009   Pamplona/Iruna

Il capoluogo della Navarra merita un giorno di visita. La temperatura mi concede uno sconto, dopo il temporale della sera prima. Il sole va e viene, ma perlopiù viene. La città è assai grande ma il centro storico si visita bene perché è tutto condensato nel nucleo di nord ovest. Molte strade anguste, piene di negozietti ancora del passato, in buona convivenza con quelli del presente. In una vecchia merceria trovo un bel ventaglio (ci vuole, es de la España!) mentre in un vecchio negozio di fotografie non trovo la mia pellicola preferita (me l'aspettavo, ma almeno l'ho chiesto). Mi gusta il mercato coperto su due piani, un negozio di alimentaciòn ben in contrasto ombra/sole (V come Vetrina), la piccola e racccolta plaza Consistoriàl, la grande e comoda plaza del Castillo. Il cielo mi diventa grigino e così anticipo l'intervall training negli ampi giardini dell'università, vicini alla mia pensiòn Pasadena. Che erba soffice!


V come vetrina pamplona 2009


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07/08/2009   Pamplona # Vitoria/Gasteiz # Bilbao/Bilbo

Il grigio generalizzato mi accompagnerà per l'intero giorno, limitandomi assai nell'uso della pellicola. Inforco l'interminabile N 240 e mi dirigo verso Vitoria, che la ineffabile Guida Verde definisce “davvero una sorpresa... fuori dai grandi circuiti turistici”. E così sarebbe, se il grigiore non mi tarpasse le ali e la temperatura non scendesse da 36° a 18°... Il mio arrivo è in concomitanza con la festa plurigiornaliera della Virgen Blanca, per cui l'intera città è in festa, abbigliata con i costumi di ordinanza. Io ne approfitto per l'acquisto di un paio di espardenyes (che da noi sono state volgarizzate in espadrillas). Anche senza colori la città è comunque interessante. Noto molte salite accompagnate da scale mobili ad uso della popolazione. Poi salgo a Bilbao, sempre in grigio, trovo un albergo degno vicino alla plaza de Toros (!), perlustro la città tardo pomeridiana sovrastata dall'enorme museo Guggenheim, che all'indomani visiterò. Pochi turisti anche qui, per lo più locali. Vedremo domani, soprattutto con che luce... (previsioni non illudenti).


fiestas pamplona 2009


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08/08/2009   Bilbao # Haro # Nàjera

Nella nuvolosa Bilbao mi immergo per l'intera mattina nel Guggenheim Museum, opera molto imponente di Frank Gehry. Tre piani interessanti, diversi video, tra i quali 2'20” che valgono l'intero biglietto! Immagini molto volutamente disturbate in BN di un Ian Curtis che canta “Decades” (http://www.youtube.com/watch?v=mAdFqinrbWQ), uno dei brani che più mi generano intense emozioni anche dopo 29 anni dalla sua composizione. Mi siedo nel buio della sala e mi faccio attraversare da brividi musicali, che mi percorrono l'intero corpo. E' bello sapere che ci sono brani che possono essere definiti come “riserve di emozioni profonde”, che stanno lì dormienti ed appena li riascolti ti provocano sempre intense emozioni... I Joy Division mi hanno sempre illuminato in questo. Poco importa che all'uscita impari che il soggetto del video è un ottimo artista (Slater Bradley) che interpreta Ian Curtis e che quindi non è “l'originale”. Abbandono il museo e rimango nel grigio centro per lo spuntino del meriggio, poi decido di cercare un po' di luce, per cui è saggio scendere verso sud. Pazienza. Bilbao non l'ho mai vista con il sole! Arrivo ad Haro, regione La Rioja, salutando il Paesi Baschi. Qui tutto verte sul vino, leggo che è una piccola capitale del dio Bacco, ma la luce non c'é! Scendo ancora ed eccomi in una nera Nàjera, dove da un momento all'altro minaccia il temporale che poi non arriverà. Leggo che ha nobili origini, è stata capitale della Navarra ma ora è nella regione de La Rioja. Devo assolutamente correre per 30' lungo il fiume (di fondo medio, buona andatura!), il rio Najerilla.


case a colori bilbao 2009


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09/08/2009   Nàjera # S.to Domingo de la Calzada ==> Castilla y Leòn Burgos # Valles de Palenzuela # Palencia

Inizio con la visita al monasterio de Santa Maria la Real, silenzioso e pieno di vestigia di diversi sovrani di Navarra e Castilla y Leòn. Dalla plumbea Nàjera alla piovosa S.to Domingo de la Calzada... fa pure freschino! La carretera pullula di pellegrini di Santiago, dato che come nel 1994 mi sono intrufolato nel loro percorso. Il paese sarebbe anche interessante, pieno di chiese e palazzi medievali di notevole imponenza. Torno a cercare un po' di sole e lo trovo, sempre a tratti, in quel di Burgos! Nel frattempo sono approdato da La Rioja in Castilla y Leòn. Burgos, già battuta nel 1994, la riconosco poco, non foss'altro per la famosa cattedrale, che sempre campeggia fin da lontano e sempre si fa apprezzare. Ammiro come sempre i gargouilles. Il sole si concede sempre di più e l'obiettivo mostra segni di ripresa, la città lo merita. Al crepuscolo riparto verso ovest, direzione Palencia. Non esistono strade locali per arrivarci, solo una superstrada! Perlomeno all'inizio. Faccio una prima deviazione interlocutoria in un micropaesino, Valles de Palenzuela, con una grande chiesa semiabbandonata su un piccolo colle nel microcentro. Riprendo la superstrada per pochi km, poi devio per strade secondarie che si perdono nelle valli ed altopiani attorno a Palencia. Arrivo in città, appoggio moto e bagagli nell'hostal e mi dirigo verso il centro. Alle 21 c'é ancora una bella luce, ne approfitto per calarmi nelle piazze principali, osservare l'ennesima cattedrale (bella) e l'ennesima calle Mayor, sede del passeggio.


orizzonti burgos 2009


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10/08/2009   Palencia # Valladolid # Tordesillas # Medina del Campo # Tordesillas

Escursione mattutina in Palencia, rivedo le piazze e le chiese già viste al crepuscolo, vi aggiungo un'altra plaza assai frequentata. La cattedrale è veramente imponente! Devo obbligatoriamente far uso della superstrada per raggiungere la vicina Valladolid, anch'essa soleggiata (dopo tre giorni di grigio si apprezza molto!), piena di chiese e di piazze. La più grande è ovviamente plaza Mayor, vastissima con vari lavori in corso e diversi locali sfitti. La crisi c'é anche qui... Il caldo torna impetuoso. Decido di proseguire per l'ovest, costretto sempre alla superstrada. Prossima meta Tordesillas, segnalata dalla inesorabile Guida Verde. E' assai minuta, con i musei chiusi perché è lunedi (non solo costume italico, allora!), con la minuscola plaza Mayor che catalizza la vita del paese. Scendo a valle ed arrivo a Medina del Campo, che trovo subito assai trafficata e caotica. Visito la consueta piazza Maggiore ma decido di non soggiornarvi, bensì di tornare a Tordesillas. Più quiete, cielo più limpido e vari hosteles. Ne scelgo uno economico ma pulito (pulito ma economico), scendo per 30' di corsa (solo aerobica, oggi le gambe non girano, non si può essere sempre supergiovani...), esco per una cena di pesce nella piazza centrale da dove, satollo, scrivo.


seriale tordesillas 2009


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11/08/2009   Tordesillas # Tudela sur Duero # Peñafiel # Langa de Duero # San Esteban de Gormaz # Burgo de Osma # Soria ==> 1050 m s.l.m.!!!

Sono sempre fuori pianta. La Guida non mi guida, perché sono troppo ad ovest. Allora mi industrio con le poche nozioni dei percorsi consigliati e, abbandonata Tordesillas, corro lungo il Duero, direzione est, tanto prima o poi torno dentro la cartina. Riesco comunque ad evitare superstrade, la N 122 lo è solo a tratti. Prima fermata a Tudela, piccolo paesino sul Duero senza particolarità, ma neanche malvagio. Riparto ed approdo a Peñafiel. All'inizio sembra poco attraente (scopro poi di avere parcheggiato nella zona bassa), poi a poco a poco si rivela interessante. Lo sovrasta un immenso castello (che ammirerò solo dal basso) ed un dedalo di stradine che portano a diverse chiese ed, in particolare, alla plaza del Coso. Mi domando Cosa può essere il Coso, ma appena vi entro capisco! Un'antica arena, ahimé tuttora operativa, interamente racchiusa da palazzi soprattutto lignei. Atmosfera da preparativi per le prossime feste di ferragosto... qui la tradizione taurina la si legge ancora sui muri. Riparto. Sulla N 122 sosta curiosa a Langa de Duero, dal momento che la vecchia ferrocarrill mi sta accompagnando ed affascinando lungo tutto il Duero. Chissà perché è fuori uso... La fisso in pellicola ed anche in pixel, poi girovago il micropaesino assaltato dal caldo e dalla siesta pomeridiana. Piccola nuova tappa a San Esteban de Gormaz in onore al mio nome, non tanto interessante se non per una industria vecchia e rumorosa sul Duero. Poi il crepuscolo mi conduce a Burgo de Osma, assai frequentato e muragliato paese sempre sul Duero. La plaza Mayor pullula di locali e turisti, ci sono pure i portici! Il resto della strada che mi reca a Soria è molto suggestiva nonché “western”! La vecchia ferrovia, gli altopiani, le rocce rosse e marroni, i lunghi rettilinei. Eccomi a Soria. Ne scriverò domani.


plaza e castillo penafiel 2009


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12/08/2009   Soria # Tarazona de Aragòn # La Almunia de Doña Godina # Villanueva del Huerva # Fuendetodos (casa Goya) # Belchite # La Puebla del Hijàr

L'escursione mattiniera nel cercare il desayuno per Soria non me la fa desiderare più di tanto, per cui decido di iniziare la giornata completamente itinerante, approdando di nuovo in Aragòn. Prima tappa Tarazona, celebrata dalla Guida, ma niente di eccezionale, se si toglie la solita chiesa sopra il colle. Poi inizia l'itinerario nelle vallate sperdute dell'Aragòn, denominate dalla cartina “Llanos”. Per arrivare a La Almunia de Doña Godina (nome impegnativo) percorro strade provinciali intercalate da paesi assolutamente non turistici. Una sosta a Lumpiaque ed una ad Epila non riescono a farmi trovare un bar aperto! La Almunia sembra più popolata, anche se l'ora meridiana non mi mostra molta gente in giro. Gelato e caffé nella piazza della chiesa principale e ripartenza per una nuova carretera provinciale, la A 220, molto rettilinea ma molto suggestiva man mano che il crepuscolo si avvicina. A Villanueva del Huerva osservo un'imponente fabbrica abbandonata, poi improvvisamente a Fuendetodos (due case in croce) mi compare la casa natale ed il museo locale di un certo Francesco Goya (proprio lui!!!). I rettilinei eterni, accompagnati ai lati spesso da enormi pannelli fotovoltaici e/o generatori eolici, mi esaltano! A Belchite mi trovo davanti ad una città fantasma, completamente distrutta dalla guerra e non ricostruita (chissà perché). Ultime foto crepuscolari alla rotonda che mi congiunge nella carretera nacionàl per Alcañiz e tappa di riposo al motel de La Puebla del Hijar. Prima di lauta cena da camionisti e successivo riposo, allenamento intenso per strada, con ripetute di 1' l'una.


ali tarazona 2009


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13/08/2009   La Puebla del Hijar # Albalate de Alzobispo # Andorra # Calanda # Alcañiz # Gandesa # Reus # Barcelona # Badalona

Esco dall'hostal motel in orario mattiniero, che mi permette di visitare un micropaese con la luce del sole levante ancora decente. Nome lungo... Albalate de Alzobispo, con l'ennesimo castello che però è chiuso! (non solo in Italia succede) Mi dirigo ad Andorra (solo omonima del Principato) e trovo qualche colore di bar da imprimere. Poi arriva il pezzo forte della giornata: la visita a Calanda del museo Buñuel! E' infatti la città natale del Grande Regista. Lo intuisco solo da pochi cartelli sulla strada ma il posto merita il viaggio! Tutta la biografia, la filmografia attraverso multimedia e water come seggiolini, a suggello della sua opera. Scendo ad Alcañiz, celebrata dalla Guida ma assai sporca nelle sue piazze e chiese centrali. E troppo snob nel castello super restaurato. Ridiscendo verso Barcelona facendo tappa a Reus per osservare gli annunciati palazzi del novecento citati dalla Verde. Il resto è una strada lenta ma piacevole verso Badalona, così da evitare i pesanti pedaggi delle autostrade ispaniche!


pedone reus 2009


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14/08/2009   Badalona

Mare Corsa Sole Insolito riposo!


scala marina tudela 2009


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15/08/2009   Badalona # Vic # Rupit # Olot

Micro viaggio all'interno della Catalunya montana. Rivedo Vic dopo averla conosciuta nuvolosa lo scorso maggio e la trovo assolata, vuota per effetto ferragosto ma interessante. Qualche cosa di Romano ha colpito pure qui! Le stradine attorno alla immancabile plaza Mayor sono anguste e piacevoli, nonostante i 32° - 33° offerti dalla stagione. Si sale verso Rupit, ora divenuta meta turistica ma con un passato da paese agricolo e montano. Meta finale Olot, micro cittadina che all'inizio appare senza particolarità, ma che nel corso dei passi che si compiono diventa piena di posti interessanti. Qualche edificio modernista qua e là, solitamente affacciato sulle piazzette (qui finalmente la solita plaza Mayor è invece assai piccina!)


divano vic 2009


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16/08/2009   Olot # S.ta Pau # Banyoles # Besalù # Castelfollit

Olot alla luce diurna e mattutina si rivela propensa a farsi fotografare in qualche suo riflesso. Nonostante la domenica post ferragosto è abbastanza frequentata. Poi l'itinerario afoso riprende lungo le zone vulcaniche della Garrotxa, dove la prima tappa è a S.ta Pau, piccolo borgo medievale arredato a festa, con tanto di bandierine. Tutto concentrato. Si vede in breve tempo, proprio nell'ora del meridie, passando attraverso tavoli di restaurantes già abbondantemente prenotati. Siamo in pieni Pirenei orientali. Tappa successiva Banyoles, paese di lago, assolato anch'esso ma rinfrescante per la sua acqua lacustre. Si risale in altimetria ed all'età medievale a Besalù, anche lui già adibito a visite turistiche. Il riposo prescelto è a Castelfollit, tutto aggrappato sulla roccia. Probabilmente l'aspetto più interessante è nel vederlo da sotto e di fronte. Dietro le quinte non c'è molto di particolare.


musica olot 2009


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17/08/2009   Castelfollit # St. Joan les Fonts # Camprodòn # Badalona

L'escursione nei Pirenei orientali continua con il ponte medievale di St. Joan les Fonts, che porta ad una bella chiesa con rosone ed orologio ben più moderno (ma geometricamente stanno in buona simbiosi). Poi si arriva a Camprodòn, ormai a pochi km dal confine francese. Altro bel ponte (qui il fiume è il Ter, che ci seguirà per buona parte della discesa verso Badalona). Il resto del paese, con il passare dei minuti, viene avvolto dal tipico tempo montano: sole lancinante che nel breve volgere di una oretta se ne va lasciando nuvoloni che poi scaricano... Così è successo, per cui la ridiscesa verso il mare (e quindi il sole) è per un po' umida. Ecco perché a me, animale urbano ed a volte marino, rompe passare molto tempo nei siti montani. Ritorno al caldo afoso del Maresme ed allenamento serale assai vispo lungo la costa da Badalona ad El Masnou. Bel fondo medio, sotto calura ancora cocente seppur passate le 20:30.


marciapiede penafiel 2009


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18/08/2009   Badalona

Due giorni di mare in Badalona, con lo sciopero parziale della fidata Nikon. L'esposimetro va e non va, senza terzo occhio mi sento un po' perso... il quarto, quello digitale, per ora non mi soddisfa appieno!


colori andorra 2009


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20/08/2009   Badalona # Barcelona # Badalona

Ultimo dì in terra catalana. Decido di ripassare qualcosa di Barcelona, aiutato dal fatto che la Nikon funziona ad intermittenza e riesco a gestire l'emergenza. Prima tappa nel Poblenou, attratto da lontano dalla svettante torre Agbar, un bel proiettile nel cielo sede dell'azienda idrica urbana. Poi passo a camminare per l'Eixample, ampio quartiere ortogonale, con punti altamente turistici come la Sagrada Familia e la casa Batlò di Gaudì ed altri angoli più riservati, che mi offrono vari riflessi. Gli edifici modernisti non mancano! Il caldo si fa sentire... Rientro nella calda pure lei Badalona per un caldo intervall training lungo il caldo litorale!


vetrina barcelona 2009


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21/08/2009   Badalona # Balaruc les Bains # Tarascòn

Inizia il triste rientro. La calura mi accompagnerà da mane a sera. Passo dal mare del Maresme a quello della costa francese, passando dalla catalana Perpignan. La Cote Vermeille è anche dotata di due bei laghi che costeggio con la ferrovia limitrofa. Proseguo a rilento causa traffico super intenso, che mi fa evitare le autostrade. Da un certo punto di vista è meglio, perché i panorami delle vie statali sono più interessanti di quelli scorrevoli delle autostrade. Il traffico è comunque notevole pure su di esse, per cui anche le due ruote devono subire lo stress delle code. Trovo l'hotel Provencal a Tarascòn, Provence, e mai scelta di tappa di ritorno fu migliore, dato che nella terra di Tartarin di Tarascona è in onda proprio la festa medievale in onore della sua figura! (E' finito l'inchiostro! Adesso scrivo a matita) Scopro una cittadina molto interessante, complice magari la serata ben illuminata dal clima di festa. All'indomani verificherò. Ne approfitto per comprare una bella stuola gialla tutta provenzale. Meta finale la mia camera da letto.


parcheggio tarascon 2009


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22/08/2009   Tarascòn # Pertuis # Gap ==> Italia! Colle della Maddalena # Cuneo # Asti # Alessandria # Piacenza # Bologna

Ammiro un'incantevole Tarascòn in orario mattiniero pre colazione, con il sole che comincia ad incunearsi sulle anguste stradine medievali, ancora assonnate per le feste della sera precedente. Riprendo la Bmw ed infilo una serie di percorsi non autostradali fino a Pertuis, ancora Provenza, con un percorso tutto a fianco del fiume Durance. Bei panorami. Sono costretto ad accelerare i tempi di rimpatrio ed entro in autostrada a Pertuis fino alla sua fine naturale, alle porte di Gap. Meno male che il panorama è piacevole pure lì dentro! Poi inizia il lento ma inesorabile incedere verso il Belpaese, attraverso il ciclistico Colle della Maddalena, che mi traduce verso Cuneo. Ad Asti il definitivo rientro in autostrada, dove da Piacenza a Modena mi viene recapitato un notevole temporale con tuoni & fulmini d.o.c.. Ma la Moto procede inesorabile. Arrivo a Bologna a mezzanotte, dopo cinquemilasessantatre km di viaggio e trecentottantadue diapositive. Fine della Storia.


giacca pamplona 2009


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